Con l’estate entrata nel pieno, diventa più probabile imbattersi in cibo avariato e contaminato da microrganismi che posso provocare problemi gastrointestinali e intossicazioni. Gli esercizi pubblici non sono immuni a questo problema e, secondo il Codacons, questo problema è 3 volte più intenso nel corso dei mesi caldi.
1: diffidare dei carrelli
Innanzitutto al ristorante diffidare dei carrelli con cibi freddi, conservati a lungo a temperatura ambiente, specie se con gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova.
2: occhio all’aspetto
In secondo luogo occorre prestare attenzione all’aspetto: non ci deve essere brina all’esterno delle confezioni surgelate, sintomi di un cattivo mantenimento.
3: rigonfiamenti sulla confezione
Terza regola: buttare i cibi le cui confezioni presentano un rigonfiamento. Problema, questo, che riguarda i prodotti freschi come latte, mascarpone, creme.
4: no all’acqua al sole
Non acquistare bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole. Ricordare inoltre che anche le bibite hanno una scadenza, che va sempre controllata.
5: prudenza con il pesce
Attenzione al pesce e ai frutti di mare di dubbia provenienza e prendere cozze e vongole solo se contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica e con un’etichetta che indica peso e scadenza dei frutti di mare. I consumatori devono ricordare che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6 gradi, quindi, in frigorifero. Per il pesce, analizzare sempre anche il colore, l’odore e l’aspetto generale.
6: i frigo di bar e negozi
Nei bar e nei negozi non acquistare prodotti se il congelatore è stracolmo di roba. Per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono mai superare un certo carico. Meglio, poi, i freezer con gli sportelli chiusi (solitamente verticali).
7: cristalli di ghiaccio
A differenza dei cibi congelati, quelli surgelati hanno dei cristalli di ghiaccio più piccoli, microscopici. Se, quindi, si nota che l’alimento ha dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, questo può essere un sintomo dell’interruzione della catena del freddo. Insomma, se il gelato perde la sua compattezza e cremosità e diventa come la brina va buttato.
8: no alle mani
Non consentire al negoziante di toccare il prosciutto con le mani. Stesso discorso se si chiede un panino al bar o viene servita una bibita prendendo il bicchiere dall’alto. Se poi il negoziante serve i clienti ma sta anche alla cassa vanno subito chiamati i vigili.
9: da evitare gli ambulanti
Non acquistare nessun prodotto deteriorabile da carrettini ambulanti privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti.
10: la data di scadenza
Controllate sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti.