Sono già passati 10 anni.
Dieci anni senza Gabriella Ferri. Quando si pronuncia il nome della cantante, viene sempre accolto con un sorriso e, a seconda delle latitudini e dell’età degli interlocutori, viene associato a canzoni diverse, ma sempre con timbro e una sonorità popolari.
La fama all’improvviso 50 anni fa
Per i romani più in età la canzone cult è “La società dei magnaccioni” con la quale Gabriella diventò di colpo famosa nel 1964 assieme a Luisa De Santis, (allora sua partner canora), perché il duo che aveva appena inciso un disco, fu invitato da Mike Bongiorno alla trasmissione televisiva “La fiera dei sogni”.
Nei giorni successsivi alla trasmissione, il suo Lp vendette ben 1.700.000 copie (un milione e settecentomila di dischi, non di visualizzazioni!), e diventò il tormentone di quell’anno e l’inno di una generazione. Gabriella aveva 22 anni e separatasi da Luisa, diventò subito la voce di Roma. Infatti i suoi primi LP contengono soprattutto canzoni romanesche come Il barcarolo, Le mantellate, Sinnò me moro, Quanto sei bella Roma.
La cantante ufficiale del Bagaglino
Diventata la cantante ufficiale del Bagaglino nel 1966, il repertorio della Ferri si allarga a canzoni siciliane, come Sciuri Sciuri e Vitti na crozza e a melodie napoletane come Ciccio Formaggio e Dove sta Zazà, che, interpretate dalla sua voce forte e drammatica, riacquistano un loro significato perfido e dolente e verranno raccolte in un Lp del 1971 dal titolo “E se fumarono a Zazà”.
Cantò anche in spagnolo
Ma già in quegli anni le sue canzoni volano lontano come “Ti regalo gli occhi miei” scritta assieme al padre (venditore ambulante di dolci) che viene tradotta in spagnolo e diventa una hit parade in Sudamerica. Lo spagnolo è una lingua amica per la Ferri che nel corso degli anni scriverà diversi altri brani in quella lingua.
Un matrimonio, un pezzo di vita in Congo, il divorzio
Vita intensa quella di Gabriella che trova anche il tempo di sposarsi con un giovane diplomatico, andare ad abitare in Congo, tornare rapidamente in Italia e divorziare.
“Livellata” da Sanremo
Nel 1969 viene invitata a Sanremo. Dai video dell’epoca si misura il potere livellatore di quella trasmissione in cui una forza della natura come la Ferri vi appare come una qualunque cantantina leccata, pettinata, anonima e, anche se esegue un brano in coppia un altrettanto leccato e pettinato Stewie Wonder in smoking, viene bocciata al primo turno. Per la fortuna di tutti a Sanremo non ci tornerà mai più.
Un matrimonio mel 1972 e poi l’unico figlio
Nel 1972 durante una tournèe a Caracas conosce il suo secondo marito un imprenditore americano di origine russa, Seva Borzak. Lo sposerà nel giro di tre mesi e da lui avrà il suo unico figlio, Seva Jr. Ma questo non la ferma, tanto è vero che Fino al 1977 il ritmo è di un LP all’anno. La televisione la vuole. Eclettica, brava cantante, brava attrice, conduce i varietà televisivi “Dove sta Zazà” e Mazzabubù” .
Coda di questo periodo è un Lp che esce nel 1980 con alcuni brani scritti per lei da Paolo Conte.
Nel 1981 si trasferisce negli Stati Uniti, dove resterà alcuni anni, sempre occupandosi di musica. Echi però che non arriveranno in Italia, tanto è vero che discograficamente saranno anni di silenzio.
Il fisico di Gabriella si è appesantito negli anni e, da magra e filiforme che era, è diventata imponente. Una sorta di Mamma Roma, con un viso bello e tagliato, occhi sempre drammaticamente sottolineati dal nero. Nessuno ha una voce come la sua: forte ironica profonda, con una estensione incredibile. Bellissima. E di nuovo restituisce ai suoi fan le canzoni della tradizione romanesca.
Al premio Tenco con gli Avion Travel
Nel nuovo panorama musicale italiano, però, ora viene percepita come una cantante “di genere”. Nel 1996 viene invitata al Premio Tenco dove si esibirà con gli Avion Travel e nel 1997, in occasione dell’uscita del suo disco “Ritorno al futuro” farà il suo ultimo concerto a Villa Celimontana a Roma.
La previsione di un migliaio di spettatori viene inaspettatamente stravolta. Arriveranno in settemila per ascoltarla.
Il suo ultimo Lp è del 2000 “Canti diVersi” in cui mescola jazz, tanghi e flamenchi, ma anche brani di Conte, Morricone, Tenco, assieme alle sue amate canzoni romane, a sottolineare la sua mancanza di snobismo del suo canto.
Suicidio o disgrazia?
Gabriella Ferri muore nel 2004, cadendo da un balcone di casa sua. Suicidio o disgrazia?
Remedios per Saturno contro
La sua voce continua ad accompagnarci e nel 2007 la sua canzone “Remedios”, in lingua spagnola, diventa la colonna sonora del film “Saturno contro” di Ozpetec.
Dove sta zazà
Tra le tante Dove sta zazà è una delle sue interpetazioni più efficaci. Ecco il video.