Sì della Camera alla proposta di legge sulla coltivazione e la somministrazione della cannabis a uso medico. I voti a favore sono stati 317, 40 i contrari, 13 gli astenuti. Il testo ora passa al Senato. Contro hanno votato i deputati di Fi e Lega. Direzione Italia di Raffaele Fitto si è astenuta. Ecco le principali novità contenute nel testo.
Uso terapeutico
Il medico potrà prescrivere medicinali a base di cannabis per la terapia del dolore e altri impieghi. La ricetta (oltre a dose, posologia e modalità di assunzione) dovrà recare la durata del singolo trattamento, che non può superare i 3 mesi.
Il servizio sanitario nazionale
Questi farmaci dovranno autorizzati dal ministero della Salute e saranno a carico del Servizio sanitario nazionale. Se prescritti per impieghi diversi da quello terapeutico restano al di fuori del regime di rimborsabilità. Si applica l’aliquota Iva al 5%.
Coltivazione e produzione
Coltivazione e produzione sono a carico dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze con uno stanziamento di un milione e 700.000 euro. In baso di necessità, è possibile autorizzare l’importazione e la coltivazione presso altri enti.
Controlli
Sono regioni e province autonome a dover controllare le prescrizioni relazionando una volta all’anno l’Istituto superiore di sanità. Dovranno infatti essere forniti dati aggregati per patologia, età e sesso dei pazienti sotto terapia di cannabis. Comunicazione andrà data anche all’Organismo statale per la cannabis il fabbisogno necessario per l’anno successivo.