La situazione in Germania attualmente “è grave come mai prima d’ora”. Lo ha detto il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, in conferenza stampa a Berlino, con il ministro della Salute Jens Spahn.
I casi sono tanti e aumentano, e c’è il pericolo che la situazione peggiori ulteriormente, ha aggiunto, e diventi sempre più difficile affrontare le conseguenze della pandemia.
L’obiettivo è che vi sia un’autorizzazione europea del vaccino prima di Natale. Lo ha detto il ministro tedesco della Salute Jens Spahn a Berlino, in conferenza stampa con il presidente dell’Istituto Robert Koch. Il ministro ha confermato di puntare all’avvio delle vaccinazioni anticovid in Germania entro la fine dell’anno
Verso il lockdown
La Germania verso un nuovo lockdown a partire da mercoledì. La cancelliera Angela Merkel incontrerà oggi i rappresentanti dei Laender per discutere il piano già elaborato e anticipato dai media, a partire dall’agenzia Dpa. Il documento prevede la chiusura di tutti i negozi tranne quelli essenziali da mercoledì fino al 10 gennaio e raccomanda anche notevoli restrizioni per scuole e asili.
Il piano sarebbe stato concordato con diversi Stati individualmente durante i colloqui preliminari con il governo federale. Gli incontri di oggi, in videoconferenza, dovrebbero portare al via libera e al varo di una strategia a livello nazionale.
Negli ultimi giorni, il dibattito si è concentrato sulla data d’inizio del nuovo lockdown e sono aumentate le posizioni favorevoli ad una stretta immediata, prima di Natale. “La nostra società deve prepararsi ad un lockdown duro, più probabilmente prima di Natale e non dopo”, ha detto Winfried Kretschmann, premier del Baden-Wuerttemberg.
Come si è arrivati al giro di vite
Il piano prevede che i Laender consentano tra il 24 e il 26 dicembre “incontri con cinque persone più i bambini di età pari o inferiore a 14 anni nell’immediata cerchia familiare”. Per l’intera durata del lockdown, “i bambini dovrebbero essere accuditi a casa quando possibile”.
Il giro di vite arriva dopo gli ultimi dati evidenziati dal Robert Kock Institute, che ieri ha segnalato 20.200 nuovi casi, un numero che porta il totale di infezioni confermate dalla pandemia fino ad ora a 1.320.716. Il bilancio delle vittime è aumentato di 321 per raggiungere 21.787.