Se si dovesse stilare una lista dei “problemi” inerenti il corpo delle donne, indubbiamente la cellulite sarebbe ai primi posti. Secondo le ultime statistiche sanitarie, l’80% (ma la percentuale è in crescita) delle ragazze e delle signore sopra i venti anni ne sarebbero colpite.
Bisogna però mettere in risalto alcuni punti fondamentali: la lipodistrofia ginoide, la chiacchierata cellulite, non è una malattia vera e propria!
Un incrocio di circostanze diverse
Può essere considerata all’interno di un quadro patologico in alcune circostanze visto che spesso è associata a un elevato accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo. Recentemente qualcuno l’ha chiamata “la non-malattia più investigata” e questo appellativo le calza a pennello. Insomma, malattia o no, la cellulite rientra nei pensieri di molte donne che in ogni modo cercano di curare questo inestetismo della pelle.
Un metodo che sta spopolando negli ultimi tempi è senza dubbio l’Electrosculpture. Noi abbiamo intervistato Antonella Casillo, estetista specializzata del centro CDC di Frosinone, che è entrata nel dettaglio di questa metodica…
Cos’è l’Electrosculpture?
L’Elettrosculpture è un drenaggio di superficie, quindi non va al di sotto dei 3 cm di profondità, non è rassodamento del muscolo, e non è un macchinario che va ad inflaccidire la pelle.
Nonostante quindi, ci sia uno svuotamento di tossine, la pelle rimane compatta. Si effettua mediante una corrente galvanica (di intensità e direzione costante nel tempo). Questa metodica fu inventata dal medico francese Andre Lapasset che in principio la utilizzava per i casi post operatori per riattivare le articolazioni. Durante l’uso del macchinario si accorse che nelle donne si andava a migliorare la cellulite. Quindi dall’ambito medico e terapeutico si passò all’estetico…
Tempi e costi?
E’ bene spiegare anche tecnicamente come viene svolta la seduta: il paziente viene fatto accomodare su un lettino, gli si fa indossare una tutina umida, e si avvolge la parte interessata da bende di caucciù, sulle quali si applicano degli elettrodi. Ogni trattamento dura intorno ai 45 minuti. Il costo è di 25 euro a trattamento. Il consiglio che posso dare è di seguire 20 trattamenti per poter avere risultati soddisfacenti. Quindi il costo totale è di 500 euro a trattamento completato.
C’è qualche controindicazione?
Sempre le “solite” diciamo: pressione alta, vene varicose, portatori di pacemaker, gravi insufficienze renali e gravi disordini endrocrini e metabolici.
La controindicazione peggiore poi consiste nel non mettere il 50% residuo dell’impegno.
Il macchinario fa il 50, il restante, devono mettercelo i pazienti seguendo un buon regime alimentare e praticando attività fisica, sennò tutto sarebbe inutile…