Un contraccettivo che può causare dolori e depressione – La polemica su Essure

Il contraccettivo permanente Essurem nato in Francia nel 2002 e ancora oggi poco noto in Italia, è finito al centro di una serie di polemiche dato che questo prodotto comporta delle conseguenze incredibilmente negative, secondo quando sostenuto da un gruppo di donne francesi che hanno appunto riscontrato degli effetti collaterali tutt’altro che piacevoli.

Che cos’è il contraccettivo Essure

Prima di analizzare quale sia la polemica che sta ruotando nel corso degli ultimi giorni attorno al contraccettivo Essure, occorre capire di che cosa si tratti affinché sia possibile avere una panoramica generale del medesimo.

Essure è un contraccettivo permanente che rende sterili le donne: al contrario della legatura delle tube, però, questo sistema viene applicato mediante un intervento in ambulatorio che consiste nell’inserto di micro barriere nei pressi delle tube.

Queste impediscono allo sperma di poter giungere all’interno della vagina, quindi di comportare gravidanze tutt’altro che attese.

Si tratta inoltre di un rimedio irreversibile progettato dalla nota casa farmaceutica Bayer che sponsorizzo questo strumento come sicuro sotto ogni punto di vista e allo stesso tempo in grado di prevenire delle gravidanze impreviste.

Il contraccettivo Essure e le sue conseguenze negative

Purtroppo però, questo rimedio si è rivelato tanto efficace quanto dannoso per le donne.

Sono oltre 45 mila i casi di pazienti di sesso femminile che, dopo la procedura di inserimento di tale strumento, hanno constatato che il loro corpo iniziasse a dare i chiari segnali di problematiche assai gravi.

Nella maggior parte dei casi, infatti, le donne che hanno deciso di utilizzare Essure hanno riscontrato forti dolori allo stomaco e alla zona addominale, accompagnati da una sensazione di nausea costante specialmente dopo aver consumato un rapporto sessuale completo.

Allo stesso tempo le donne che hanno optato per tale soluzione hanno constatato come la qualità della loro vita sia nettamente calata: in alcune circostanze, infatti, le donne hanno riscontrato una sensazione di mal di testa e malessere fisico generale, con tanto di senso di pesantezza che andava a colpire la zona genitale.

Sostanzialmente questo contraccettivo, secondo quanto sostenuto dalle donne, ha causato una serie di danni che hanno comportato la creazione di un’organizzazione per tutelare tutte coloro che hanno intenzione di usufruire di questo prodotto, proprio per evitare che la situazione possa essere poco semplice da fronteggiare.

Il caso di Marielle Klein ed Essure

La fondatrice della petizione per la rimozione e incremento dei controlli sul sistema contraccettivo Essure, ovvero Marielle Klein, ha raccontato la sua storia ai diversi giornali francesi.

La donna, che avrebbe deciso di usufruire di questo prodotto, ha sostenuto che durante il primo periodo sembrava che questo stesse offrendo alla paziente la possibilità di avere rapporti sessuali non protetti senza rischiare gravidanze poco attese.

Con lo scorrere del tempo, pero, la stessa paziente ha iniziato a riscontrare un lieve calo della sua qualità di vita: le prime problematiche che ha dovuto fronteggiare sono stati dei costanti mal di testa e una sensazione di nausea specialmente dopo i pasti e quando il rapporto sessuale volgeva al termine.

Anche una sensazione di pesantezza e bruciore intimo sono stati riscontrati dalla promotrice della petizione, che successivamente è entrata in una fase di depressione che attualmente sta ancora combattendo.

Inoltre Marielle Klein ha notato come anche la sua capacità uditiva fosse calata notevolmente dopo essersi sottoposta all’inserimento dell’impianto contraccettivo.

La donna, dopo avariati controlli è venuta a conoscenza del fatto che Essure è caratterizzato da una minima parte di nichel, sostanza alla quale lei è allergica.
Pertanto ha optato per la rimozione del contraccettivo, in quanto proprio questo le stava causando svariate problematiche a livello salutare generale.

Dalla Francia all’Ameica, il caso Essure

Dopo aver riscontrato tutte queste problematiche ed essere riuscita nell’intento di farsi rimuove il contraccettivo, la paziente francese non ha perso tempo e ha deciso di fondare l’associazione Réseau d’Entraide, de Soutien, d’Informations sur la Stérilisation Tubaire, ovvero la R.E.S.I.S.T, che ha il compito di tutelare tutte le donne che, convinte dagli slogan promozionali e dalla sicurezza del prodotto, hanno riscontrato una o più conseguenze negative sulla loro salute dopo l’installazione del contraccettivo.

In Francia oltre 45 mila donne hanno aderito alla petizione per richiedere un controllo maggiormente accurato su tale strumento, proprio per evitare che le stesse donne potessero andare incontro a una serie di potenziali conseguenze negative che incidevano negativamente sulla loro qualità di vita.

Anche i ginecologi sono stati invitati allo svolgimento di un maggior controllo sul prodotto della casa farmaceutica tedesca Bayer, che ora si trova a dover affrontare una polemica molto importante che riguarda appunto un loro prodotto.

Ma non solo in Francia: anche in America, con particolare locazione negli Stati Uniti, una gran parte delle donne che ha voluto dare fiducia a questo rimedio per la fertilità naturale ha riscontrato diverse complicanze una volta che questo è stato posizionato all’interno del loro organo sessuale.

La situazione che riguarda questo strumento contraccettivo, quindi, è tutt’altro che rosea e dagli USA è stata inviata una petizione che comporta il ritiro del prodotto in quanto questo è ancora poco sicuro e comporta appunto un peggioramento della condizione di salute delle donne, che si ritrovano spesso a dover far fronte a problematiche prima assenti ma che si palesano una volta che il sistema per evitare le gravidanze viene installato nel loro organismo.

La situazione in Italia

E’ invece completamente differente la situazione che riguarda il contraccettivo nel nostro Paese.

In Italia, infatti, Essure è un sistema poco noto utilizzato solo da una minima parte dalle donne: secondo quanto riportato dagli studi del settore, solamente due mila donne hanno deciso di sottoporsi a questo intervento per evitare gravidanze non desiderate al termine di un rapporto sessuale.

Allo stesso tempo, però, nessuna di loro ha riscontrato delle conseguenze negative gravi come accaduto in Francia e negli Stati Uniti.

Ad analizzare questa particolare situazione è stato il ginecologo fiorentino Mario Franchini che ha sostenuto come questo impianto debba essere necessariamente posizionato con estrema attenzione nell’apparato riproduttivo femminile.

Questo per il semplice fatto che anche il minimo errore potrebbe essere sinonimo di una o diverse conseguenze negative, come quelle riscontrate dalle donne francesi e americane.
Inoltre l’esperto medico ha pure sostenuto come sia importante ricordarsi che trattandosi di un intervento chirurgico, questo potrebbe comportare delle conseguenze successive all’installazione dello stesso impianto nel breve o lungo periodo e senza alcun preavviso.

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