Ormai è acclarato: droga ‘di moda’ per l’estate 2015 è l’ecstasy, ma assunta in quantità 7-8 volte maggiore rispetto a quanto si faceva nel periodo di boom di questa sostanza, a fine anni ’90.
Lo sostiene Simona Pichini, esperta dell’Osservatorio alcol e droga dell’istituto superiore di Sanità, che ricorda come nel 90% dei casi di morti dovute a questa sostanza è la prima assunzione quella fatale.
I consumi erano crollati, ora la Mdma è molto più forte
“Una volta si prendeva una singola pasticca, 100-125 milligrammi, ma la moda è finita perchè questa sostanza dopo un po’ non ha più effetto – spiega Pichini -. I consumi erano crollati, invece proprio quest’estate si è avuto il ritorno. L’ecstasy, o Mdma, viene assunta però in concentrazioni sette o otto volte maggiori, diluita in un liquido da assumere lungo tutta la notte. Ovviamente una dose maggiore è anche molto più tossica, e può essere letale da subito. Di tutte le morti per ecstasy il 90% è alla prima assunzione”.
Con 4-500 euro gli spacciatori si pagano una vacanza
A decidere “che cosa va”, spiega Pichini, sono le organizzazioni criminali con l’aiuto degli stessi consumatori e ovviamente di Internet.
“Il consumatore è usato come cavia – sottolinea – si butta il prodotto sul mercato e poi si registrano le reazioni dei ‘clienti’ sui forum. Il messaggio iniziale è ‘non l’hai mai provata’, e poi la moda viaggia sull’onda dei ‘mi piace’ degli utilizzatori, che spesso diventano anche spacciatori, con 4-5 dosi fanno 500 euro e si pagano la vacanza. Non c’è mai il contromessaggio che spiega che con questa droga muori”.
Molto più contenuto – invece – è il fenomeno delle “smart drugs’, sostanze che in qualche caso non sono ancora state proibite.