Batteri resistenti agli antibiotici nel 63% dei polli acquistati a Roma e Milano. Lo scrive Altroconsumo a valle di un’inchiesta da cui risulta anche che il batterio più diffuso è l’Escherichia coli che può causare infezioni in particolare del tratto digestivo e urinario.
I campioni sono 40: 25 contengono microrganismi
Altroconsumo, per svolgere questo lavoro, ha individuato 20 punti vendita distribuiti tra il capoluogo lombardo e la capitale. Qui sono stati acquistati 40 tranci di pollo che, analizzati, hanno portato a scoprire in 25 la presenza di microrganismi. “Il 19% dei batteri trovati”, si legge nell’inchiesta giornalistica, “è resistente alla Cefepime, antibiotico usato per curare le infezioni delle vie respiratorie e del tratto urinario”.
“Resistenza al 96% in futuro”
“In futuro”, si aggiunge, “la resistenza potrebbe arrivare al 96%. I rischi e le conseguenze: se non si maneggia con cura e non si cuoce in modo adeguato la carne contaminata, i microrganismi resistenti potrebbero trasferire la loro forza ad altri batteri nel nostro organismo – magari più pericolosi – contro cui l’antibiotico potrebbe non essere più efficace”.