L’ipotesi iniziale su cui i carabinieri hanno lavorato era che il diciottenne morto dopo essere precipitato per 5 piani fosse stato spinto. Poi è arrivata la verità sulla vicenda avvenuta ieri sera, 4 dicembre, alle 19.06 in un palazzo dell’Aler di via Satta, a Milano, che è costata la vita ad Ashan F., un ragazzo di origine cingalese che si trovava a casa della fidanzata di 15 anni. Sopraggiunto il padre di lei, separato dalla moglie e in visita alla famiglia, il giovane si è nascosto sotto il letto e poi ha tentato di calarsi da una grondaia rovinando al suolo.
Una lite prima della caduta
A dare l’allarme alcuni residenti che hanno visto nel cortile un corpo accanto al locale spazzatura. I carabinieri del nucleo radiomobile, giunti sul posto, hanno visto una finestra aperta al quinto piano e sono saliti. In base alle testimonianze dei vicini, il volo sarebbe stato preceduto da una lite.
Il padre non era a conoscenza della storia
Inoltre il padre della ragazzina non sarebbe stato a conoscenza del legame tra la figlia e il diciottenne sostenendo che quella storia doveva finire. Poi il volo di 15 metri. I militari della compagnia di Porta Magenta e del nucleo investigativo stanno conducendo gli accertamenti e al momento non risultano indagati perché ancora pochi sono gli elementi.