Adori tuo figlio, lo educhi come puoi e come sai fare, lo ami e pensi che non dovrà temere alcun male. Poi, una sera, scopri che è stato lui a far male. E tanto. E che lo ha fatto brutalmente, crudelmente. Sai che è colpevole. Che fai? Lo denunci? Lo nascondi? Lo giustifichi? Questioni gravi, serie per Chiara, uno dei personaggi del film “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo.
Il figlio? Uno sconosciuto
Interpretata da Giovanna Mezzogiorno, questa donna, moglie di un medico ospedaliero, impegnata nel sociale, capace di attenzione, complicità, allegria, si trova di fronte a un figlio sconosciuto e a una situazione che deve governare. Sarebbe immediato e coerente, per lei, accompagnare il figlio in Questura, metterlo di fronte alle sue responsabilità.
È questa la strada che ha seguito per tutta la vita, che condivide con il marito. Ma è l’incredulità che la frena. Poi la blocca la paura e, in fin dei conti, anche un certo conformismo mai ammesso. Già, perché la perbenista, in famiglia, è sua cognata Sofia, a cui da volto e voce Barbora Bobulova.
Ricca, frivola, un po’ superficiale
Sofia è ricca, frivola, un po’ superficiale e, soprattutto, eternamente indecisa. Si affida, questa bella donna senza carattere, al marito (Alessandro Gassman).
Chiara non le somiglia affatto: è decisa, problematica, rigorosa e con il marito (Luigi Lo Cascio) ha un rapporto forte e paritario. Ma ciò che i figli hanno fatto mette in discussione tutto, rivela il peggio e il meglio e Chiara non riesce neppure a distinguere i confini tra le due cose. Il suo ruolo è forte, duro. Decisivo. E, soprattutto, sorprendente.
Chiara non cerca giustificazioni
Di fronte alle colpe dei figli, questa donna se ne assume la responsabilità in maniera totale, assoluta, definitiva. Non cerca giustificazioni, non si dichiara debole o spiazzata ma cerca, con ostinazione e spregiudicatezza, di salvare dalla rovina suo figlio e, in sostanza, l’immagine che ha costruito di se stessa e della sua famiglia.
Un modello femminile da esplorare
Storia dolente e spietata, che lascia molti interrogativi e mette in primo piano, con Chiara e Sofia, un modello genitoriale e femminile tutto da esplorare, in cui le donne sembrano volere e poter agire su più piani, assumendo ruoli diversi, ipotizzando soluzioni molteplici e spesso spregiudicate. Morale e maternità, di fronte a un evento traumatico come quello raccontato in questo film, entrano in un conflitto aspro che non si risolve e accresce le colpe degli adulti. Essere genitori e persone perbene diventa una debolezza che, pressoché immediatamente, viene messa in secondo piano rispetto alla necessità di salvare il salvabile. Anche di fronte a un crimine. Chiara affronta il problema dapprima insieme al marito. Poi decide per se stessa, per la sua famiglia e per suo figlio.
Il dubbio finale: chi assolve chi?
Donna dominante, nonostante le sue incertezze, reagisce, agisce, chiude nettamente la vicenda ma – in maniera cruda e irrevocabile – lascia aperto un interrogativo: evitare ai figli una giusta condanna non significa, forse, assolvere noi stessi per ogni errore, per ogni mancanza?
Scheda del film
I nostri ragazzi
Lingua originale Italiano
Paese di produzione Italia
Anno 2014
Durata 92 min.
Colore colore
Audio sonoro
Genere drammatico
Regia Ivano De Matteo
Soggetto Valentina Ferlan
Sceneggiatura Valentina Ferlan, Ivano De Matteo
Casa di produzione Rodeo Drive e RAI Cinema
Distribuzione (Italia) 01 Distribution
Interpreti e personaggi
Luigi Lo Cascio : Paolo
Giovanna Mezzogiorno : Chiara
Alessandro Gassmann : Massimo
Barbora Bobulova : Sofia
Rosabell Laurenti Sellers: Benedetta
Jacopo Olmo Antinori : Michele
Il trailer