Servizio Sanitario Nazionale e i 203 esami a rischio! Il 10% degli italiani non si curera

Le prestazioni specialistiche a carico del Servizio Sanitario Nazionale hanno subito una grande modifica nel corso degli ultimi anni e questo ha creato diverso panico tra i cittadini, che hanno visto rimuovere dai ticket ben 203 prestazioni che prima venivano erogate senza alcuna problematica.

Una situazione nazionale sanitaria preoccupante

Nel corso del 2016 è avvenuta una rivoluzione particolare che riguarda le prestazioni sanitarie che potevano essere ottenute mediante il ticket, quindi a titolo gratuito o comunque con una netta riduzione del costo della stessa prestazione richiesta.

Un allarme che ha creato diverso panico tra i cittadini, specialmente tra coloro che hanno usufruito di determinati servizi e che ora si ritrovano a dover richiedere lo stesso dietro un compenso assai elevato.

Una decisione quindi che ha creato il malcontento generale ma che viene motivato dallo Stato.

Perché sono state ridotte le prestazioni mediche a carico del Servizio Sanitario Nazionale

La decisione dello Stato è stata motivata dal fatto che, in passato, alcune prestazioni richieste non rientravano in quelle oggetto del classico ticket.

Questo ha permesso di usufruire di determinati controlli e interventi che, appunto, sono stati a carico dello Stato, che non potendo sostenere una mole di spese così eccessiva, ha deciso di ridurre le suddette prestazioni.

Ma vi è anche un secondo motivo che ha spinto il Governo a intraprendere questa decisione, ovvero il fatto che molti soggetti che hanno richiesto determinate prestazioni tramite ticket non potevano usufruire delle suddette.

Questo ha comportato, dunque, un costo aggiuntivo per lo Stato Italiano e per il suo servizio Sanitario Nazionale, costringendo quindi ad effettuare dei tagli, definiti come pesanti dalla popolazione italiana, in quanto questo genere di situazione ha comportato appunto un incremento delle spese notevole che il Governo non riesce a sostenere con le sue risorse economiche.

Un nuovo decreto per le diverse prestazioni

Questa decisione è stata poi confermata mediante un decreto realizzato da parte dello Stato, che ha messo in risalto i diversi criteri di richiesta dei vari ticket, quindi delle prestazioni sanitaria a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Il primo di questi riguarda la condizione clinica del paziente: questa verrà sottoposta a determinati controlli specifici per valutare se, effettivamente, la condizione nella quale riversa il paziente è talmente grave e quindi necessita di determinate terapie che hanno lo scopo di migliorare la sua condizione di vita ed evitare eventuali peggioramenti della stessa condizione generale nella quale, appunto, si trova il paziente.

Il secondo punto che verrà sottoposto a un controllo mirato e specifico è quello relativo al tipo di terapia che viene richiesta da parte dello stesso paziente.

Sarà quindi importante, per un paziente, valutare il tipo di esame che deve essere effettuato, nonché quali sono i benefici che potranno essere ottenuti nel momento in cui la terapia, la cura e il controllo, vengono sfruttati.

Se questi non dovessero apportare un miglioramento o comunque non si tratta di un intervento o servizio necessario, il paziente non potrà usufruire del ticket che gli permette di accedere a quel tipo di terapia in tempistiche brevi e che gli permettono di ottenere un risultato ottimale e in grado di rispondere adeguatamente a tutte le proprie esigenze.

Quali sono le prestazioni che sono state rimosse

ticket sanitario

 

Se in passato avere accesso al ticket rappresentava un tipo di operazione che poteva essere svolta senza particolari complicanze, attualmente le diverse prestazioni sono di accesso meno semplice.

Occorre precisare come sono oltre 203 le prestazioni sanitarie oggetto di questa sorta di rivoluzione che contraddistingue appunto il Servizio Sanitario Nazionale e tra di esse spiccano interventi come Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare e diverse altre che appartengono a questi settori medici.

Pertanto si tratta di una situazione che, anche se motivata dallo Stato per evitare sprechi e che soggetti che non hanno diritto possano sfruttare questi servizi privando invece chi potrebbe usufruirne in quanto in possesso dei diversi requisiti richiesti, continua a preoccupare la popolazione italiana.

La petizione per ripristinare il vecchio ticket

La popolazione italiana, specialmente coloro che avevano e tutt’ora oggi possiedono il diritto alla prestazione erogata dal Servizio Nazionale Sanitario hanno deciso di creare una petizione e di chiedere al Ministro della Salute di ripristinare il vecchio concetto di ticket e le modalità di accesso.

Inoltre è stato pure richiesto di revisionare i vari criteri di selezione per poter accedere alle diverse prestazioni in quanto, quelli presenti nel decreto, sono poco chiari o comunque non in grado di garantire a chi aveva diritto a questo servizio di poterlo sfruttare nuovamente.

La situazione in Italia non ha subito comunque delle variazioni positive, rendendo la situazione ulteriormente complessa da fronteggiare e soprattutto poco piacevole specialmente per coloro che, pur avendo diritto al ticket, non possono sfruttare il suddetto servizio in quanto è stata apportata una modifica che impedisce a quei soggetti di continuare le terapie.

La preoccupazione ulteriore di Federconsumatori

Ad aggiungersi alle figure completamente insoddisfatte dalla decisione del Governo vi è pure Federconsumatori, che ha sostenuto come le diverse variazioni comportano non poche complicanze specialmente per quella fascia di popolazione che viene definita come debole e che quindi si ritroverà costretta a dover rinunciare ad alcune delle prestazioni sanitarie a cui aveva accesso.

Inoltre viene sottolineata pure un’altra problematica piuttosto grave che non deve essere assolutamente sottovalutata, ovvero le tempistiche di erogazione del servizio.

Queste, infatti, potrebbero essere piuttosto lunghe visti gli svariati controlli che devono essere svolti per valutare se quel soggetto ha diritto o meno a usufruire di tale prestazione medica a carica del Servizio Nazionale Sanitario.

Tale situazione potrebbe comportare dei ritardi nell’erogazione di trattamenti specifici e personalizzati fondamentali per il benessere di quel paziente, che quindi potrebbe trovarsi a dover fronteggiare delle potenziali situazioni negative o un peggioramento critico della propria condizione di salute.

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